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BARBIE
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E' un sacco di tempo che sono in contatto con Bjarki, aka Barbie, esattamente dal 2001 quando scrivevo ancora per "Teenage Angst". Da poco è uscito il nuovo singolo "Toyboy" e i Megaphone sembrano essere pronti per conquistare un posto al sole nella scena rock internazionale. Certamente possono riuscirci, questi ragazzi suonano con classe come se uscissero dal film di culto "Velvet Goldmine". Margherita Realmonte ha parlato con Barbie. Leggetevi l'intervista per conoscere una delle band più forti del momento!

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Salve Barbie, siamo felici di averti su "The Rock Explosion" e non vediamo l'ora di sapere qualcosa sui tuoi Megaphone. Quand' è avvenuto l'incontro fatidico che vi ha portati a formare la band?
Ci siamo trovati tutti qui a Helsinki al Conservatorio Pop & Jazz dove stavamo studiando i rispettivi strumenti. E' stato nell'autunno del '99. Kris e io volevamo provare e scrivere qualcosa assieme, così ho messo su un piccolo studio dove potevamo ritrovarci a lavorare e siamo andati avanti così per tutta l'estate e tutto l'autunno del 2000. Poi si è aggiunto Mikko Rikki e abbiamo iniziato ad andare in tour nel maggio del 2001.

Il single "Toy Boy" è ha una forte impronta glam, ed è molto orecchiabile, con un ritornello facile e un ritmo travolgente. A volte mi fa tornare in mente qualche pezzo di David Bowie e altre mi ricorda Marc Bolan. Ma dicci un po' tu quali band vi hanno aperto le porte del rock?
Direi che le nostre influenze principali derivano dagli Stones, dai Queen, dai Guns´n´Roses, dai Beatles e dagli Abba.

Da dove traete ispirazione per comporre? C'è qualcuno di voi che è addetto alla stesura dei testi e qualcun altro che invece si occupa degli arrangiamenti?
In genere sono io a scrivere le parole e poi tutti insieme lavoriamo sulla parte musicale. Diciamo che vince chi ha avuto l'idea migliore, non importa chi sia stato. Le canzoni sono scritte da tutti i Megaphone, non da un solo elemento. Personalmente traggo ispirazione dalla vita reale, da quella di tutti i giorni. "Toyboy", per esempio, è basata su una storia vera. Ho un quaderno degli appunti che aggiorno costantemente: non sai mai quando la musa decide di farsi avanti!

Ci puoi dire qualcosa sulle due songs contenute nel singolo? "Toy Boy" mi fa pensare, almeno nel ritornello a "20 Century Boy", pezzo che Bolan rese famoso una trentina di anni fa; mentre dopo aver ascoltato "Movie Queen" ho pensato che ci starebbe stata benissimo nella colonna sonora del mitico "Velvet Goldmine". E tu che ne pensi?
Hai ragione riguardo a "Toyboy". Abbiamo cercato di fare un passo avanti aggioungendoci dei riff moderni di chitarra. Il pezzo trae ispirazione dal periodo in cui, appena diciannovenne, uscivo con l'affascinante moglie di un famoso politico…(ride, n.d.t.)
"Movie Queen" invece ha un'anima ritmica legata agli anni '60, ma per il resto attinge parecchio dal senso del melodramma dei Dogs D´Amour. Per questo è anche molto "Velvet Goldmine" (ride, n.d.t.)

Sai, appena finito di ascoltare i due pezzi del singolo ho pensato che sia la band sia i tempi potrebbero essere più che maturi per un full-length. Cosa ci puoi dire a riguardo? Avete già pronti pezzi nuovi?
Abbiamo un mucchio di canzoni già scritte, più di quante ce ne starebbero in un album, ma stiamo ancora cercando un accordo con un'etichetta disposta a far uscire un full-length. Al momento stiamo lavorando ad alcuni pezzi che saranno pronti per i concerti estivi. Il buon rock deve farti prima muovere i piedi, poi deve raggiungerti il cuore e alla fine deve piantarsi fisso nella tua testa. Questa è una band più che pronta per un cd. Ci stiamo lavorando duramente, siamo tutti musicisti professionisti e amiamo quello che facciamo.

C'è qualche band della scena rock attuale che ammiri particolarmente e con la quale vorresti collaborare o suonare dal vivo?
Un fan c'ha azzeccato quando ci ha descritti come un misto tra gli svedesi Ark e i Darkness. E a noi non dispiacerebbe affatto suonare con entrambi. Sai, è divertente pensare che già da qualche tempo il nostro sound vagasse per l'etere, ma poi quando abbiamo sentito le band su menzionate ci siamo detti: "Sìììì!!! Ce ne sono altri come noi là fuori!" e abbiamo capito subito cosa stavano tentando di fare. Altri ragazzi in gamba sono i glamsters canadesi Robin Black & IRS.

Hai parlato dei Darkness, cosa ne pensi di questo ritorno di fiamma per il glam?
Finalmente riecco una band con il sound e il look giusti, capaci anche di tenere su un degno show. Non vado a vedere concerti di gente conciata miseramente.

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Se non aveste deciso di vivere da musicisti, cos'altro avreste fatto?
Ho fatto poche cose nella vita, a parte fare l'entartainer. Ho lavorato in fabbrica, ho fatto scuola d'arte, graphic design, ho fatto pulizie nei cine teatri, ho fatto piercing, sono stato modello per un artista e per una casa di moda, e poi sono stato Dj in uno strip-club e ho disegnato strisce di fumetti. Ho anche prodotto e realizzato colonne sonore per film… ma la musica è sempre stata il mio ambito vitale, e per il resto della band è la stessa cosa.

C'è qualche canzone cui ti senti particolarmente legato, magari anche non tua. Intendo dire, se ce n'è una che ti piace canticchiare quando ti senti giù, o quando sei felice, o magari una che ti aiuta a sentirti meglio nei momenti tristi…
"Bohemian Rhapsody". E' un pezzo che parla da sè!

Ci dici qual è per te il decennio migliore della storia del rock e perché ?
Un po' tutti i periodi hanno qualcosa di buono…gli anni '50 avevano la freschezza, i '60 l'originalità, i '70 il look, gli '80 le canzoni e i '90 il raw power.

Sempre secondo te, chi è l'artista che al giorno d'oggi è più degno di meritare il titolo di icona?
Madonna per esempio, Johnny Cash anche, e credo che Bono sia pure lui sulla strada giusta. Ma il vero mito è senza dubbio Keith Richards.

Barbie, da quanto vedo dalla cover del vostro cd, deduco che ti piaccia vestire in maniera molto elegante e in qualche misura anche vintage. Ho notato inoltre che ami ricorrere al make-up. Così mi sono chiesta che marca di glitter e rossetto usi.
Una volta avevo un contratto di sponsorship con la Lumene. Mi hanno talmente riempito di trucchi che mi ci sono voluti otto anni per esaurire le scorte! Ultimamente ho iniziato a utilizzare il vecchio caro Mr. Max Factor. (Ma come mai nessuno ha mai pensato di usare questo nome come nome d'arte?)
Per il resto disegno da me gli abiti e li faccio realizzare da un ottimo sarto. Il trucco serve per lo più a fare scena durante gli show. Spesso le band non si rendono conto di quanto si possa sembrare orribili sul palco sotto quei potenti riflettori! Ilari e io ne sappiamo qualcosa grazie al nostro background teatrale e cinematografico.

Aggiungi un commento o qualsiasi cosa ti passi per la mente accanto alle seguenti parole:
Glamour: Movie Queens!
Ombretto: Mai uscire di casa senza!
Falsetto: Farinelli...
Brian Slade: Profondamente geloso del suo guardaroba!
Kurt Weil: Il numero uno dei compositori...
Andy Wharol: Crispin Glover!
David Bowie: Rispetto assoluto!
Iggy Pop: Non ne siamo degni!

Puoi raccontarci un aneddoto strano o particolarmente memorabile accaduto durante uno dei vostri concerti?
Ehm…c'è stata quella volta piuttosto imbarazzante in cui mi si sono scuciti i pantaloni proprio sul davanti…non che ci fosse granché da vedere comunque…(ride, n.d.t.).

Qual è la cosa più folle che tu e gli altri abbiate mai combinato in vita vostra?
Conduciamo le nostre esistenze al limite della follia, ma in questo momento mi torna in mente quella volta che ci trovavamo su un traghetto e dopo esserci spogliati del tutto ce le siamo date di santa ragione con un gruppo di ragazzotti. Abbiamo perso, ma loro sono finiti giù dal ponte (ride, n.d.t.)

Adesso è il momento della nostra domanda "cult": pornostar e bevanda preferite e la top 5 dei migliori album di tutti i tempi:
Per la porno star direi Janine Lindemulder... Il drink: Champagne! Riguardo i top 5 albums direi: "Let It Bleed" degli Stones, "A Day At The Races" dei Queen, "Rain Dogs" di Tom Waits, "In The Dynamite Jet Saloon" dei Dogs D´Amour, e il primo album dei The New York Dolls.

E dopo l'ultima domanda eccoti un po' di spazio libero per dire quello che vorresti ai nostri lettori. Grazie per la graziosa disponibilità e ci auguriamo di vederti presto qui in Italia a suonare con i tuoi Megaphone!
Ci piacerebbe davvero moltissimo arrivare fin lì in Italia un giorno! Nel frattempo però ricordate: "Noi siamo i Megaphone, ogni resistenza è inutile!". Saluti a tutti. Luv!

Intervista realizzata e tradotta da Margherita Realmonte

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